In questo articolo vi parlerò di uno degli elementi secondo me indispensabili nello spazio living: la libreria, un complemento che nel corso degli anni ha subito una forte trasformazione.
Quando si parla di libreria, solitamente si pensa ad un mobile dalla forma squadrata e simmetrica, addossato a una parete, quella del salotto. Proviamo invece ad ipotizzare che sia più di un mobile: un arredo particolare, dalle linee originali, dinamiche, che si distingua dagli altri elementi della casa.
Vi mostro qualche esempio.
Questa è la libreria DNA di Cattelan Italia, sviluppata su 13 piani autoportanti, con un’altezza totale di 181 cm. Una libreria che come dice il nome stesso ricorda la forma a spirale del DNA. È facilmente posizionabile in centro stanza o in un angolo lettura.
Joy di Zanotta, disegnata da Achille Castiglioni nel 1989. Un mobile freestanding con ripiani rotanti grazie all’elemento centrale che funge da perno. Un “mobile vetrina” per riporre libri, vasi e oggetti, disponibile nella versione 5 o 7 piani, in base all’altezza necessaria. È collocabile all’ingresso di casa o a fianco di una poltrona.
Empire di Philipp Selva: elemento con uno sviluppo di 125 cm in larghezza e 185 cm in altezza. La struttura è composta da tondini verticali in metallo verniciato e ripiani fissi in noce canaletto, completamente autoportante. Interpretabile come separé tra due ambienti (per esempio cucina e salotto) o come arredo protagonista di una parete.